sabato 21 marzo 2015

il telo spaziotemporale

Una delle più diffuse modalità per immaginare alcune delle caratteristiche del campo gravitazionale è quello di procurarsi un telo piuttosto elastico e poggiarci su dei pesi.
Poggiandoci  due sfere queste tenderanno ad avvicinarsi una verso l'altra come spinte da una reciproca attrazione e se le loro masse saranno diverse noteremo, come accade per la gravità, che sarà la più piccola a spostarsi verso la più grande...tutto abbastanza fedelmente a quello che  avviene nella realtà su scala planetaria.
Anche i moti orbitali possono essere riprodotti e anche se si esauriscono troppo presto, lasciano l'impressione che il il procedere dei satelliti sia dovuto alla deformazione dello spazio generata dal pianeta attorno al quale ruotano.

Questa rappresentazione replica abbastanza fedelmente nei modi e nei tempi i comportamenti gravitazionali, risulta quindi un valido exhibit per illustrare questi aspetti che a volte a causa delle distanza e delle dimensioni possiamo solo intuire.

In occasione del prossimo week-end dedicato allo spazio abbiamo provato a realizzarne uno, per poter parlare di sonde spaziali e di comete.

Qui vi mostriamo alcuni passaggi della costruzione:






Questo l'elenco dei materiali usati:

7 tubi (canalina elettrica in PVC da Ø2,5 cm) da 85 cm
14 connettori a T in PVC  non ispezionabili da Ø2,5 cm
14 tubi (canalina elettrica in PVC da Ø2 cm) da 100 cm
28 connettori 2-2,5 cm
20 mollette
9 mq lycra elastica

abbiamo avuto qualche difficoltà nel reperire i connettori giusti,
i connettori a T che abbiamo usato sono ispezionabili e per questo son stati rafforzati con del nastro americano,
i connettori da Ø2 a Ø2,5 non siamo riusciti a trovarli e per questo abbiamo adattato i tubi da Ø2 con del nastro isolante.


Questo il sito da cui abbiamo appreso i dettagli costruttivi
http://prettygoodphysics.wikispaces.com/PGP-Modern+Physics

https://www.youtube.com/watch?v=2JOf1ub9US0&feature=youtu.be
e l'ispirazione
https://www.youtube.com/watch?v=MTY1Kje0yLg

martedì 10 marzo 2015

"E' necessaria una buona capacità per costruire un Theremin discreto con Arduino"


Nel titolo del post è celato un gioco di parole che contiene tutto il senso del progetto che Enrico mi ha chiesto di realizzare per il laboratorio di materiali in occasione dell'inaugurazione della nuova (e bellissima) sezione sull'alluminio (due info le trovate qui).

"Capacità"
Eh sì, perché proprio di capacità si parla ma quella elettrica per esser chiari!
Un approfondimento è qui, su Wikipedia.

"Theremin"
Cosa sia un Theremin è già più facile da raccontare. Agli inizi delgi anni '20 dello scorso secolo il signor Termen, un fisico se non ricordo male, costruì uno strumento musicale elettrico che prese il suo nome Theremin (anche Thereminvox).
Lo strumento sfrutta la variazione di capacità indotta dal corpo umano verso un antenna, facendone variare la tonalità (e anche l'ampiezza del suono con un'altra antenna, a dirla tutta).


"Discreto" 
lo è in quanto "non continuo", l'apparecchio che produce il suono è digitale; abbiamo scritto un semplice algoritmo in cui al varirare della capacità varia un parametro che determina a un suono. L'apparecchio in questione, neanche a dirlo, è proprio
"Arduino" 
al quale affidiamo il compito di tradurre le variazioni di questo parametro fisico in onde acustiche.

Come funziona
Ecco un filmato sbarazzino che mostra il perfetto funzionamento del tutto...


Semplificando parecchio si potrebbe dire che Arduino effettua un paragone tra la sua capacità interna e quella caricata dal nostro corpo sull'antenna che abbiamo costruito. In pratica la schedina alimenta ad intermittenza uno dei suoi pin e va poi a leggere su di un altro pin in ascolto quanto tempo impiega il segnale elettrico a "spegnersi", questo tempo appunto è influenzato dal valore della capacità esterna. La variazione di tempo viene elaborata e trasformata appunto in una frequenza udibile.

Un approfondimento lo trovate sul mio blog personale cliccando qui.
Un filmato più recente, con un Theremin elettronico, con l'assolo di Jimmy Page in "Whole Lotta Love"


Vorreste farlo anche voi? 
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